Consente alle neomamme di andare a lavorare

Negli ultimi anni, sempre più donne hanno deciso di diventare mamme e allo stesso tempo di continuare a lavorare. Tuttavia, spesso si trovano di fronte a difficoltà nel conciliare le responsabilità di madre e di lavoratrice.

Fortunatamente, in Italia esistono leggi e politiche che cercano di agevolare le neo-mamme nel loro desiderio di continuare a lavorare.

Una delle maggiori difficoltà che le neomamme devono affrontare è quella di trovare un equilibrio tra lavoro e famiglia.

Infatti, spesso si trovano di fronte a un dilemma: da un lato, vogliono tornare al lavoro per mantenere la propria indipendenza economica e soddisfare le proprie ambizioni professionali, dallaltro hanno paura di trascurare i propri figli e di non essere abbastanza presenti nella loro vita. Inoltre, molte mamme sono costrette a scegliere tra il lavoro e la famiglia a causa della mancanza di supporto da parte del datore di lavoro o della società.

Tuttavia, in Italia esistono alcune leggi e politiche che cercano di creare un ambiente più favorevole per le neomamme che desiderano continuare a lavorare.

Una di queste è il cosiddetto "aspettativa di maternità", che consente alle donne in gravidanza di sospendere il proprio lavoro per un periodo di tempo e di godere di una protezione dal licenziamento.

Inoltre, le neo-mamme hanno diritto a un periodo di congedo di maternità obbligatorio di 5 mesi, durante il quale ricevono unindennità giornaliera dallo Stato. Ma non è tutto, perché esiste anche unulteriore possibilità per le neo-mamme: il "congedo parentale".

Questo congedo consente alle madri (ma anche ai padri) di sospendere il proprio lavoro per un determinato periodo di tempo (fino a 6 mesi) per prendersi cura dei propri figli.

Durante questo periodo, i genitori hanno diritto a unindennità giornaliera pagata dallINPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale).

Tuttavia, lItalia non è ancora al passo con altri paesi europei in termini di politiche a sostegno delle neo-mamme che lavorano. Per esempio, in molti paesi europei le mamme hanno il diritto di lavorare a tempo parziale o di scegliere lorario.